GIULIANOVA – Per la verità si tratta di un doppio blitz, uno relativo a furti messi a segno in molte aziende ed un altro più tradizionale, l’abbandono di rifiuti (ma in questo caso davvero originali) nelle area della zona dove è assolutamente vietato scaricare rifiuti e dove questo avviene ormai ogni giorno, o meglio ogni notte. Ma cominciamo dai furti.
I ladri hanno praticamente visitato tutte le aziende che sono ubicate in una stessa via. A cominciare dall’emporio Uvaga di Diego Di Bonaventura, dove i ladri sono entrati, dopo aver inutilizzato il sistema di allarme. Qui sono riusciti a forzare la cassaforte ed hanno rubato sia soldi che gli assegni che vi erano custoditi e poi hanno portati via anche indumenti da lavoro. Si tratta del colpo più consistente del quale non è stato reso noto l’ammontare in quanto nelle altre aziende i malviventi si sono dovuti accontentare di pochi euro perchè sono riusciti a scassinare tutte le macchinette che distribuiscono caffè e bevande. Ne hanno fatto le spese anche la ditta Etomilu di Mirko Marini, sponsor ufficiale del Giulianova basket, la ditta Foresta specializzata nella lavorazione delle alici, il mobilificio Artigianmobili ubicato a fianco della rotonda principale della zona industriale e poi, spostandosi di poco verso nord, sulla statale Giulianova-Teramo, anche la ditta di Armando Marozzi. I furti sono stati den unciati tutti ai carabinieri che stano indagando sugli autori del blitz anche con l’aiuto delle telecamere sistemate un po’ in tutte le aziende. Un grosso sfregio a tutto il Nucleo industriale di Colleranesco è stato operato con l’abbandono di una vera e propria valanga di rifiuti, ma in questo caso non immondizia ed altre suppellettili uste. No, stavolta i ladri hanno letteralmente scaricato un numero impressionante di portalampade, quelle dei lampioni, completamente staccate dai pali e gettate in quella zona con dentro, e si vede, anche la parte elettrica delle lampade stesse. Una cosa mai vista in un’area dove praticamente è stato depositato di tutto. Come detto qui l’abbandono è ormai praticamente giornaliero anche perché le sbarre che dovrebbero vietare l’accesso alla zona continuano a restare incomprensibilmente aperte . La cosa è stata segnalata più volte all’ambiente Fabio Ruffini, che non ha ritenuto opportuno farle chiudere una volta per tutte. Come riferito nei giorni scorsi ci sono stati sopralluoghi delle Guardia ambientali che hanno portato all’identificazione di tre “sporcaccioni” ma con le sbarre aperte e con la zona completamente priva di telecamere sarà molto difficile vincere la battaglia contro l’abbandono incredibili di rifiuti