FR Come perdere una partita già vinta. Non era facile, anzi tremendamente difficile, eppure il Giulianova centra l’impresa. In vantaggio di due reti al primo minuto della ripresa, quando Polinesi ha segnato la seconda rete bissando quella del primo tempo di Croce, i giallorossi si fanno raggiungere e superare dagli emiliani. A tradire Di Meo sono due tra i giocatori più esperti, Croce e Merletti.
Il primo si fa espellere al 16° della ripresa quando rientra in campo dopo un infortunio senza avere avuto l’ok da parte del direttore di gara. Va detto che per due volte il guardalinee Tolfo, che operava sotto la tribuna lo aveva guardato ma non aveva ritenuto opportuno richiamare l’attenzione dell’arbitro. Croce aveva appena rimesso piede in campo che l’arbitro estraeva il cartellino ed ammoniva Croce, il quale, già destinatario di un cartellino giallo nel primo tempo viene espulso per doppia ammonizione. Da segnalare che, nella prima parte della gara, Della Penna era uscito dal campo per un probabile stiramento all’adduttore (se ne saprà qualcosa di più dopo l’ecografia). Perso Della Penna per infortunio e Croce per l’espulsione, Di Meo si è ritrovato senza giocatori di ruolo a centrocampo ed a quel punto la squadra ha cominciato a soffrire e a dare agli avversari la possibilità di gestire il gioco e continuare a pressare i giallorossi, schierati, specie dopo l’ingresso di Palandrani praticamente al limite della propria area. Ma un altro episodio ha deciso la gara ed è stato il calcio di rigore concesso dall’arbitro (come si sapeva, di una casalinghità sconcertante sotto gli occhi del designatore capo Farina, che ha riempito quattro pagine di appunti). Il fallo è attribuito a Palandrani su Guareschi e il direttore di gara ha indicato senza esitazione il dischetto e Miftah ha accorciato le distanze spiazzando Merletti. Il portiere giallorosso è andato nel pallone in occasione del secondo e terzo gol soprattutto su quest’ultimo, prima uscendo, poi tornando n porta nel goffo tentativo di recuperare la sfera che intanto lo aveva scavalcato. Grande entusiasmo sul fronte emiliano e morale sotto i tacchi per i giuliesi che non sono riusciti più ad impensierire il portiere Babbini, ugualmente indeciso come il collega in casacca giallorosso e che al Giulianova aveva in pratica regalato ai giuliesi il gol messo a segno da Croce. Sul terzo gol il presidente D’Agostino ha abbandonato la tribuna mentre, al fischio finale, Di Meo ha “affrontato” il direttore di gara a centro campo, lamentandosi della sua direzione di gara ma senza trascendere. Contestazione al direttore di gara e al collaboratore Tolfo da parte della quindicina di tifosi giuliesi al seguito. Fino all’espulsione di Croce, il Giulianova sia sul piano del gioco che delle occasioni create, era stato superiore ai locali, ma poi la gara è cambiata e si è subito capito che senza centrocampisti di ruolo sarebbe stata dura. Non sono serviti gli ingressi di due difensori, dapprima Palandrani e poi Faragalli per arginare il gioco dei locali, sempre ispirato da un instancabile Vignoli ma al clamoroso ribaltamento el risultato sarebbe stato davvero difficile credere. Un vero peccato perché, vincendo a Noceto, ol Giulianova avrebbe compiuto un grosso passo avanti sulla strada della salvezza, grazie anche alla battuta d’arresto casalinga della Villacidrese e alla vigilia di due gare casalinghe anche se delicate, contro San Marino e Chieti, due squadre che lottano per un posto nei play off. E per Di Meo anche domenica ci saranno grossi problemi di centrocampo.