GIULIANOVA – E’ arrivato a Giulianova “affascinato” dalla tifoseria giuliese in occasione, l’anno scorso, delle due partite dei giallorossi contro la sua Folgore Veregra. Così, arrivando in città, il presidente del Real, Luciano Bartolini, noto imprenditore marchigiano ma senza alcun interesse economico in zona, ha costruito un rapporto indissolubile con la tifoseria <anche con quelli che me li avevano dipinti male>, dice, aggiungendo che <il loro apporto, e non solo della curva ma anche degli spettatori della tribuna è stato me la più bella testimonianza di affetto e di stima e con loro stiamo costruendo un torneo meraviglioso>. Una squadra completamente nuova con nomi importanti ma anche inizialmente con problemi di affiatamento…<Conoscevamo i rischi ma anche la grande opportunità dataci da quegli atleti che ci hanno detto di sì nonostante la loro militanza in altre categoria assieme a giovani molto promettenti. A chi ci dice che “quest’anno sarà facile e poi comiceranno i problemi” posso rispondere che abbiamo già creato le premesse per una squadra di categoria superiore e che ogni investimento sarò ispirato sempre verso quello che intendiamo costruire in prospettiva>. Già, la prospettiva, ma qual è il programma? <Per me il calcio è passione- dice ancora Bartolini- per cui fino a quando questa mi sarà compagna di viaggio non ci poniamo limiti>. Ma i tifosi già le chiedono di disputare il derby con il Teramo…<E’ vero ed ogni volta che passo davanti a quello stadio, penso a loro e dico tra me e me “vi poterò a vincere qui”>. Programmi ambiziosi ma la città vi è vicina? < Guardi finora abbiamo ricevuto una buona collaborazione, non siamo stati molto in sintonia con il Comune ma ora sembra che i rapporti si siano fatti più concreti e chiedo al sindaco e alla città di avere fiducia in noi, noi siamo esattamente quello che ci vedete fare>. Il momento più triste? <Quando ho dovuto esonerare Angelone, mi dispiace ma lui non era più in sintonia con i programmi della società ignorando i nuovi arrivi del mercato. Dico bravo invece ad Attilio Piccioni che ne ha raccolto l’eredità e sta lavorando molto seriamente>. Si dice che tutto prosegua per il meglio grazie alla collaborazione con Mimmo Vernacotola, da lei elevato subito al grado, per le affinità elettive, di direttore generale. <Mimmo è così prezioso che spesso diciamo che siamo una persona sola. Il miracolo da lui fatto nella sua azienda,l’Atr, lo sta ripetendo qua, uomo pratico ma anche di una straordinaria umanità>.
Francesco Marcozzi