NEWCASTLE  – Purtroppo ognuno di noi che ha deciso di lasciare l‘Italia per vivere e lavorare in altri paesi, ha comunque lasciato amici e parenti nel nostro amato paese.

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Per questo oggi, Il nostro pensiero va alle persone colpite da questa enorme tragedia del terremoto .

Parlando con un amico in Italia, il giorno del terremoto di scala 6.5, mi diceva concludendo la conversazione:

– comunque qui a Giulianova dobbiamo abituarci ad uscire fuori dalle case e gestire gli eventi durante una scossa .

Questa frase mi ha subito portato ad una riflessione, dato che la mia risposta era stata semplicemente:

– si , ha ragione ma purtroppo in Italia non siamo abituati .

A cosa non siamo abituati ? ai terremoti ? ad uscire ?

Come mi succede ormai da quando ho lasciato l’Italia per vivere in U.K., ho provato a capire cosa di buono si puo’ imparare per migliorare e per essere pronti a certe situazioni particolari.

Come per la maggior parte delle cose, il problema e’ culturale, infatti noi abbiamo sempre visto le prevenzioni come forzature, vedi ad esempio la cinta in macchina, il casco sullo scooter, la gestione di una semplice fila, cosi’ come le altre regole basilari di una comunita’ civile.

Tutto viene ormai vissuto in funzione del proprio “io” perdendo la considerazione di tutto quello che abbiamo intorno.

Qui a Newcastle, ho notato diverse cose che mi hanno fatto riflettere, per esempio i bambini sin da piccoli portano il casco in bici e seguono corsi ed esercitazioni per gestire situazioni particolari, dal primo soccorso alle norme antincendio.

Tutto questo e’ un l’inizio di educazione civica, del rispetto delle regole, che inizia sin da bambini dalle prime scuole.

Per esempio, nel mercato al centro della citta’ di Newcastle, dove lavoriamo, si eseguono periodicamente esercitazioni anti incendio, con sirene, soccorsi, regole e prove ripetute per imparare a reagire e come comportarsi.

Vengono distribuiti manuali e regolamenti, bisogna partecipare tutti all’esercitazione e collaborare come se fosse un vero pericolo.

Un altro esempio vissuto in prima persona, l’ho avuto con mio grande stupore alla mia prima lezione del College.

Il College qui in U.K. per i ragazzi che parlano altre lingue e vogliono imparare l’inglese e’ composto da classi miste di 30 persone in cui si tengono lezioni di inglese con persone multiculturali che parlano lingue diverse tra loro.

Il primo giorno stavo con spagnoli, colombiani, cinesi, giapponesi, bulgari, rumeni, ucraini ecc… , tutti senza poter parlare tra noi la lingua originale, seguendo lezioni in inglese e cercando di comunicare in inglese.

Durante la prima lezione, in cui ci hanno dato un tesserino personale con nome cognome foto ecc…, con un porta pass di colore rosso da mettere al collo.

Naturalmente quasi tutti poggiammo il porta pass col tesserino sopra il tavolo e prendemmo carta e penna davanti al proiettore interattivo.

A quel punto l’insegnante ci disse:

– potete togliere carta e penna e mettervi i porta pass rossi al collo con il tesserino attaccato.

Pensai che cosa vuol dire ?

Le due ore successive di lezione furono tutte incentrate su due soli argomenti, il rispetto delle regole e del prossimo in Inghilterra e cosa fare e come comportarsi in caso di incendio dentro l’edificio del college.

Tutto questo iniziava proprio dal colore rosso del porta pass che avevamo al collo.

Il colore blu e’ per i professori, il rosso per gli studenti, il giallo per i visitatori e il nero per polizia e pompieri , per riconoscere le persone e farsi riconoscere in caso di pericolo.

Poi ci hanno fatto vedere i percorsi e le uscite di emergenza, i punti di raccolta per fare appello, come muoversi e come reagire in caso di pericolo.

Successivamente ci spiegarono che in U.K. vengono per legge rispettati persone di tutti i colori, razze e credenze religiose, tutti i gay, tutte le lesbiche e tutti i transgender, ogni tipo di famiglia o unione coniugale, soprattutto dando particolare attenzione ai bambini, agli anziani e le donne incinte.

Qui la polizia in citta’ non e’ armata, nessuno porta armi da fuoco, solo pistole elettriche e telecamere attaccate alla divisa, sono gentili, disponibili e molto rispettosi di tutte le persone.

Il furgone portavalori per esempio ha solo una persona che fa sia l’autista sia il trasportatore dei soldi a mano, senza armi e senza scorta, perche’ se ci sono le telecamere ovunque e tu vuoi rubare il furgone, prima o poi dovrai fermarti, e sarai ancora in mondo visione ripreso da tutte le telecamere che qui in Inghilterra coprono tutto il territorio.

Tutti i pullman hanno l’accesso per i disabili, la maggior parte sono elettrici e la fila per salire e scendere e’ sacra.

Insomma un vero esempio di educazione civica, che purtroppo viene a volte percepita come una visione marziana.

Nel prossimo articolo cercheremo di analizzare la Brexit percepita qui in U.K., continuando a raccontare sempre storie di Giuliesi in giro per l’Inghilterra e per il mondo, con interviste a ragazzi di Giulianova.

Imparare sin da piccoli regole, diritti e doveri, dovrebbe essere la base di una societa’ civile e nonostante abbiamo gia’ visto come finira’ la nostra storia, abbiamo deciso di rimpacchettare questa apocalisse in videogiochi, film o altri passatempo, semplicemente perche’ e piu’ facile non fare niente Oggi per aspettare il domani.