GIULIANOVA – E’ stata effettuata nella mattinata di oggi, 18 agosto, su disposizione della Questura di Teramo, una nuova operazione congiunta di Polizia Municipale, coordinata dal comandante Roberto Iustini, Carabinieri Polizia Ferroviaria e Ufficio Circondariale Marittimo-Guardia Costiera volta a prevenire e contrastare l’abusivismo commerciale nel periodo estivo, con particolare riferimento alle forme di vendite abusive sul litorale.
L’operazione odierna, la settima effettuata a Giulianova dal mese di luglio, si inserisce in un sistema di controlli coordinati a livello provinciale dalla Questura per contrastare l’abusivismo commerciale e la contraffazione di marchi sulla fascia costiera della provincia, e quindi la rete illecita di acquisizione, immagazzinamento e trasporto delle merci destinate al commercio ambulante estivo.
Diverse persone di nazionalità straniera sono state identificate e controllate presso la stazione ferroviaria al fine di prevenire forme di vendite abusive sul litorale e sulle spiagge. Controlli mirati sono stati effettuati anche direttamente sulle spiagge consentendo il sequestro di ingente materiale costituito da capi di abbigliamento e accessori.
“Il fenomeno com’è noto ricorre tutte le estati – dichiara l’assessore al Commercio Gian Luca Grimi – e coinvolge ogni località balneare italiana. Tutti i giorni le cronache evidenziano infatti i problemi relativi al commercio abusivo, spesso in forme aggressive e non di rado con resistenze nei confronti delle forze dell’ordine come avvenuto ad Ostia lo scorso 12 agosto con agenti finiti in ospedale. Questo ennesimo intervento difficilmente debellerà il fenomeno, che nella costa teramana assume particolare rilievo anche a causa della chiusura del grande mercato abusivo di Pescara, ma certamente è un importante momento di contrasto e anche dissuasivo. Insomma, queste operazioni indicano come a Giulianova, dove il fenomeno assume una consistenza meno grave rispetto ad altre località sia a nord che a sud, l’attenzione sia alta facendone un territorio a rischio per gli abusivi. C’è da ricordare poi – aggiunge Grimi – che purtroppo questo fenomeno viene anche alimentato da coloro che, forse nemmeno sapendo di esporsi ai rigori della legge, acquistano i prodotti dagli abusivi, correndo persino rischi per la salute trattandosi di merci non certificate ed anzi, in alcuni casi, approntate nei laboratori clandestini legati alla criminalità con sostanze nocive. Insomma, occorre anche che i cittadini blocchino la spirale perversa domanda-offerta che provoca anche grandi danni ai commercianti seri ed onesti che pagano le tasse. Come scritto a chiare lettere in un opuscolo che come Comune abbiamo provveduto a distribuire in ogni stabilimento balneare”.