GIULIANOVA – Una breve vacanza ad Istanbul all’ombra del fallito colpo di Stato. E’ tornato ieri a Giulianova con due giorni di ritardo Ozcan Gemi , giocatore turco della squadra di basket in carrozzina. Era impossibile ripartire dall’aeroporto dapprima bloccato dai golspisti e poi riaperto con difficoltà e non con tutti voli in precedenza programmati. <Ero tornato ad Istanbul per trovare i miei parenti e qualche giorno dopo sono stato raggiunto dalla mia ragazza – racconta Oscan – e saremo dovuti ripartire sabato mattina abbiamo dovuto rinviare. Poi siccome Patrizia (ndr: questo il nome della fidanzata) era terrorizzata e non faceva che piangere, abbiamo dovuto trovare un volo di ripiego, passando addirittura da Vienna>. Ma cosa ricordi di quella notte? <Eravamo a casa dei miei a guardare la Tv che non trasmetteva nessuna notizia quando mio fratello ci ha invitati a cambiare canale e la prima cosa che è balzata agli occhi sono state le immagini dei carri armati e delle persone che fuggivano. Poi più tardi si è vista un’annunciatrice che dava notizie di quanto stava accadendo ma si vedeva che aveva un militare alle spalle. Le notizie si rincorrevano e finalmente è stata annunciato il colpo di Stato. La mia ragazza era terrorizzata ed io cercavo di consolarla ma più tardi la situazione è peggiorata. Anche da casa nostri vedevamo i carri armati ma soprattutto sentivamo sulle nostre teste il rombo degli aerei che volavano a bassa quota e per questo saltavano anche i vetri di molte finestre e avvertivano nettamente gli spari provenire dalla strada. Sono state ore di grande paura, nessuno poteva uscire dalle case. Ovviamente non siamo riusciti a prendere sonno per tutta la notte e solo verso l’alba non abbiamo avvertito più rumori né aerei in volo, per fortuna tutto era passato nel breve arco di una notte, ma quanta paura. Patrizia voleva ripartire subito ma non c’era nessun volo diretto per l’Italia ed erano chiusi anche due ponti sul Bosforo per cui abbiamo dovuto aspettare sabato pomeriggio per ripartire. Abbiamo fatto scalo a Vienna, dove abbiamo dormito e poi ieri mattina abbiamo preso il primo aereo per Roma>. C’è un’altra storia nella storia drammatica di Ozcan. Sono ormai quattordici anni che vive a Giulianova e, poliomielitico all’età di due anni, ha giocato nelle file della locale squadra di basket in carrozzina che milita nel campionato di serie A e per <mantenersi> ha svolto l’attività di cameriere al Lido Fand, lo chalet a mare gestito dalla società Amicacci e con lui lavorano il factotum Peppino Marchionni ed il figlio Galliano, anche lui giocatore di basket. <Quest’anno non ho potuto lavorare – dice – perché ho subito un piccolo intervento alla spalla ma il prossimo anno sarò di nuovo pronto>.