GIULIANOVA – <Speravamo di poter andare a trovarli in occasione del matrimonio della figlia Vincenzina, mia nipote, ed invece dovremo tornare in Puglia sabato per partecipare ai funerali di Pasquale>. A parlare così è un’affranta Isa Calducci, cognata del macchinista di Andria, Pasquale Abbasciano, deceduto nel tragico scontro tra due treni sulla Barletta-Bari, nel tratto a senso unico tra Andra e Corato. Isa Balducci vive sulla carrozzella e con lei anche il marito, Antonio Fusaro, approdato a Giulianova nella squadra di serie A di basket in carrozzina. <Quando abbiamo visto le prime immagini in tv- racconta Isa- abbiamo avuto come un tragico presentimento perchè so che Pasquale da tanto tempo era un macchinista impegnato su quella linea. L’angoscia è aumentata quando hanno detto che tra le vittime c’era un macchinista ma che il suo corpo non era stato ritrovato. Ho pregato, ho tentato di chiamare mia sorella Teresa, la moglie di Pasquale, ma il telefono è rimasto muto>. Purtroppo c’era per voi un’altra tragica situazione.. .<Sì, è vero- continua Isa- è stato mio fratello Luca a telefonarmi e a darmi la conferma della scomparsa di mio cognato. Ed ha aggiunto un particolare straziante. Era stato Cataldo, suo figlio, che è volontario della Croce Rossa, ad identificare la salma dello zio mentre lo sistemava sulla barella. Per lui è stato un trauma indicibile, un’immagine che non dimenticherà mai>. Ed ancora: <Noi speravano di tornare ad Andria per il matrimonio della prima figlia di Pasquale, Vincenzina, le cui nozze erano fissate per il 12 settembre ma ieri, mi hanno informato, era previsto il rito civile in Comune e Pasquale avrebbe voluto esserci. Voleva tornare subito ad Andria subito dopo il lavoro per mettere a posto tutti i particolari>. La Balducci ricorda ancora che <Pasquale era vicino alla pensione, credo che gli mancasse un anno o che addirittura avrebbe potuto andarci alla fine di questo> Le cronache raccontano che qualche anno fa era rimasto coinvolto in un deragliamento leggero dello stesso treno ma senza alcuna conseguenza. Intanto, per quanto riguarda le indagini, il procuratore facente funzioni di Trani, Francesco Giannella, ha costituito ieri un pool di magistrati che coordinerà le indagini sul disastro ferroviario. L’indagine avviata è per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo nei confronti di persone da identificare. Al vaglio anche l’ipotesi dell’errore umano. Lo scontro dei due treni sulla tratta Corato-Andria potrebbe non essere colpa dell’unico binario, sistema usato anche altrove, ma del cosiddetto blocco telefonico, un metodo risalente agli anni ’50 per regolamentare la circolazione dei treni, in uso, ad esempio sulla Giulianova Teramo prima dell’avvenuta elettrificazione ed automazione della linea direttamente da Pescara.