GIULIANOVA – Mentre si lavora per il futuro del calcio giuliese, a sorpresa si torna alle vicende del passato, anche se recente con un esposto presentato alla Guardia di Finanza a firma del possessore delle quote del vecchio Città di Giulianova 1924, Franco Feliziani. La richiesta di intervento delle Fiamme Gialle è relativa all’ultima stagione, quella del campionato di serie D, culminata con la retrocessione in Eccellenza e la società non può ripartire da questa categoria in quanto oberata non solo di debiti ma di penalizzazioni per il mancato pagamento degli stipendi ai giocatori, per cui destinata praticamente a scomparire. Feliziani, che già in passato, aveva insistito perchè l’amministratore unico Ferdinando Perletta mettesse a disposizione tutti i documenti (fatture, sponsorizzazioni ed altro) riferiti all’ultima stagione, non deve essersi sentito soddisfatto dai documenti presentati per cui ha ritenuto opportuno chiedere alla Finanza di andare a guardare con attenzione tra le carte, con particolare riferimento, da quello che si è appreso, alle fatture. Vedremo come la Finanza procederà e se l’esposto presentato avrà un seguito.
Ma, intanto la giornata di eiri è stata destinata, come dicevamo, anche al futuro. Il sindaco Mastromauro ha incontrato nuovamente l’imprenditore marchigiano Luciano Bartolini, che intende rilanciare il calcio giuliese anche se partendo dal torneo di promozione, come previsto dal regolamento, anche se in campo c’è anche la squadra del Calcio Giulianova, che, a sua volta, retrocessa, in prima categoria, vorrebbe tentare la strada del ripescaggio. Ma Bartolini è andato oltre, ha incontrato i dirigenti del Castellalto per l’acquisizione del titolo per disputare il torneo di promozione e si è visto in sede anche con il presidente dell’associazione “Giuliesi per sempre”, Alfredo Barnabei per chiedere il titolo storico della squadra, quello del Giulianova calcio. Intanto il responsabile della scuola calcio “Piccoli giallorossi”, Bruno Franchi, ha puntualizzato che nessuno ha chiesto di incontrarsi con lui per cui non <abbiamo rinunciato a nessuna proposta>.