GIULIANOVA – Con un lettera aperta inviata al Sindaco, ai consiglieri e ai giuliesi, il consorzio dei balneari Co.Ba dice la sua sull’aumento della tariffa dei rifiuti.
Nella dettagliata analisi, tratta dal Piano economico e finanziario della TARI 2016, si spiegano i veri motivi dell’aumento della tassa e si smentiscono le voci secondo cui gli aumenti Tari in corso di approvazione sarebbero da ascrivere al Progetto Co.Ba. di auto raccolta delle materie seconde avviato nel 201Come sanno tutti, il totale della Tari deve necessariamente essere pari al costo complessivo annuale del servizio appaltato alla ECO.TE.DI., pertanto qualora i consorziati del Co.Ba, o qualunque cittadino, non dovessero versare delle somme per una ragione qualsiasi, giusta o sbagliata, non si possono utilizzare le somme della TARI dell’anno in corso per coprire i buchi dell’anno precedente, sarebbe gravissimo e minerebbe la verità contabile del bilancio comunale.
In secondo luogo, per quello che l’amministrazione riporta nel Piano economico e finanziario relativo la TARI 2016, si evince che in effetti costi totali del servizio, e , quindi, in teoria della TARI, diminuiscono.
Ma se si analizzano i costi TARI si evince che il confronto viene fatto sull’intero anno e così per il 2015, ECOTE.DI ha iniziato ad operare ad aprile, presumendo che a consuntivo si siano sommati i primi tre mesi in esercizio provvisorio della RIECO, scopriamo che sono state processate 14.630,00 tonnellate di rifiuti per un costo di smaltimento di Euro 1.355.194,82 ( 92,63 Euro Ton) , i costi di spazzamento aprile 2015 ( fonte delibera TARI 26 luglio 2015 n°1237 ) presunti erano di Euro 611.902,16; i costi di raccolta e trasporto rsu , trattamento e smaltimento rsu, costi di raccolta differenziata , costi di trattamento e riciclo ( tutti costi cd variabili erano di 3.111.175,25 euro, mentre i costi fissi ammontavano ( unitamente allo spazzamento ) ad euro 2.457.426,75. Il tutto con una quota di differenziata che si attesta 67,7 % costi a consuntivo per il 2015 di 5.237.403,68
Per quel che concerne il 2016 il Piano Finanziario prevede un aumento delle Tonnellate di rifiuto processate (15.135,70) per un totale di costi di smaltimento di Euro 1.433.410,00 ( euro 95 ton) con una differenziata del 70% per un totale dei costi del servizio di Euro 523.119,00 con un costo di spazzamento di 939.826,63.
Qualche considerazione:
DIFFERENZIATA : Perché a fronte di un miglioramento presunto del 2,3% della raccolta differenziata il costo di smaltimento aumenta del 2,56%? Sarebbe molto più naturale che il costo diminuisse seppur marginalmente, è evidente che qualcosa non funziona. Cosa?
Dal piano finanziario si scopre che la carta ed il cartone vengono conferiti a Zero e probabilmente successivamente in parte recuperati a mezzo dei consorzi di filiera, ma la plastica viene conferita, unitamente alle lattine, come multi materiale e questo comporta un costo di smaltimento di circa 61.581,52 Euro. Pertanto più aumenta la raccolta di plastica e lattine più aumenta il costo della Tari.
Anche il vetro viene conferito, e non raccolto, al costo di 14,30 €. Quindi più siamo virtuosi con il vetro più si alza la TARI.
Al contrario il Co.Ba. nella peggiore delle ipotesi conferisce la plastica a 0 e il consorziato COBA recupera almeno 130,00 euro per ogni tonnellata, il vetro viene conferito a zero e viene recuperato da 1 a 10 euro tonnellata, 30,00 Euro per la carta, le lattine e banda stagnata 80,00 euro.
Ricapitolando più differenzio più pago!!! E tant’è che si prevede di aumentare la differenziata ma anche i costi per tonnellata.
TRASPORTO e CONFERIMENTO: l’intero piano finanziario si basa sui costi di trasporto fino al CIRSU, tranne che per l’organico, che infatti vede aumentare il costo di conferimento, ma, come sappiamo, è del 27 aprile la notizia che il gestore di quella che ormai è una discarica lamenta la necessità ritrasferire il materiale e di conseguenza un ineludibile aumento delle tariffe rispetto a quelle previste, ergo il piano finanziario è campato in aria quando si rifà ai costi di conferimento del 2015.
SPAZZAMENTO : si passa da 611 mila euro a 939 mila euro , si dirà perché ci sono 3 mesi in più rispetto al 2015, gennaio , febbraio e marzo, che secondo il piano finanziario sono mesi in cui lo spazzamento e più rado e per meno strade ( ovviamente mica siamo a Cortina che c’è la neve ) eppure si prevede quasi il medesimo costo di luglio agosto e settembre.
UNA VALUTAZIONE SUL PROGETTO DEL COBA-
26 stabilimenti balneari e 3 alberghi si sono messi insieme e hanno fatto una raccolta differenziata che se consideriamo solo organico, carta, vetro, plastica e metalli raggiunge l’85%. Il residuo del 15% viene ulteriormente separato in impianto, il materiale prodotto e certificato è 343 tonnellate, e non le 800 circa tonnellate che il comune aveva preventivato se consideriamo il costo medio di conferimento del Comune 2015 valgono un costo di 31.772,09 ovvero il 2,3 % del totale dei conferimenti, si tratta di un risparmio diretto che ha avuto il Comune di Giulianova. Inoltre, come certificato dalla Eco.te.di. al Comune e dal Comune ai consorziati, non abbiamo usufruito del servizio. Anche questo dovrebbe comportare un risparmio per il Comune, ma onestamente, nel piano finanziario non se ne ha evidenza.
Nella seguente tabella si evidenzia quanto ha recuperato il COBA dai materiali avviati direttamente al recupero e quanto, invece, avrebbe speso il COMUNE DI GIULIANOVA per il loro smaltimento altri soldi che la città ha recuperato grazie al COBA.
materiale Peso ton Recupero COBA Spesa Comune di Giulianova
Plastica 45,95 5972,98 2678,88
Carta 41,09 1232,85 0
Vetro 62,47 624,72 687,17
metalli 0,94 939 54,80
totali 150,45 8769,55 3420,85
Infine, il CO.BA. ha sempre detto che avrebbe fatto una raccolta differenziata spinta, e lo ha fatto; il CO.BA. ha sempre affermato che i sui consorziati si impegnavano a pagare una quota fissa ragionevole, e la maggior parte dei consorziati l’ha già pagata; il CO.BA. ha sempre dichiarato quali erano le sue ragioni e che le avrebbe perseguite fino alla fine.