GIULIANOVA – Equitalia ha sequestrato in banca i conti della società denominata Città di Giulianova 1924 che ha come amministratore unico Ferdinando Perletta e come possessore di quote Franco Feliziani.

Il tutto sarebbe avvenuto addirittura il 18 gennaio scorso ma la notizia si è sparsa adesso proprio perchè tra società attuale e quella passata si è scatenata una guerra a quanto pare letale in quanto porterà al fallimento della società. I debiti, in realtà, pari a circa 250.000 euro risalgono alla società del Cologna amministrata prima della cessione del titolo da Perletta, il quale lo cedette alla società giallorosa per permettergli l’iscrizione al campionato di Eccellenza, come in effetti avvenne. I debiti in questione erano maturati negli anni che vanno dal 2008 al 2011. Solo nel novembre di quell’anno, però, quando il Giulianova era secondo in classifica vennero resi noti i bilanci che certificavano il debito. A quel punto non c’era più nulla da fare. L’unica via d’uscita era quella, permessa dalla Lega dilettanti, dopo due anni di permanenza nella Lega stessa, di procedere alla divisione del ramo d’azienda, in quanto il Giulianova ha tenuto in piedi anche l’attività del calcio a 5. Era possibile scaricare la situazione del debitoria su quest’ultima attività e lasciata pulita la società di calcio a undici. Non fu possibile con il presidente Antonio Esposito, divenuto nel frattempo possessore delle quote. Andato via Esposito ci fu l’accordo tra società e Franco Feliziani in modo che le quote passassero a lui in attesa di perfezionare l’operazione. Ma anche stavolta si sono allungati i tempi e le ultime vicende non hanno di certo favorito l’operazione. Poi, dal 18 gennaio, il caos. Con il sequestro dei conti impossibile procedere a delle operazioni che coinvolgessero l’istituto bancario, per cui tutte le spese sarebbero state garantite <cash> da Vincenzo Serraiocco e Berardo D’Antonio. Insomma, quanto accaduto sarebbe l’anticamera del fallimento del Città di Giulianova 1924 e non di quella composta da Serraiocco e D’Antonio, che, in realtà non è mai esistita. Il che vuol dire che non sarà possibile pagare altri stipendi ai giocatori e fare fronte alle vertenze, debiti che, comunque, sarebbero annullati dal fallimento della società. Ecco perchè sarebbe importante che al momento se c’è davvero un gruppo che voglia subentrare, lo facesse abbastanza celermente per cercare di salvare il salvabile, Intanto ieri, però, Serraiocco ha dichiarato: <Se non definiscono le cose sulla vicenda dei conti tra Feliziani e Perletta, non verrò più a Giulianova a meno che non mi vengano cedute le quote come da accordi. Se non si farà, sarà il mio addio>.