Nessuna procedura di
sfratto da parte del Comune per il pescivendolo che dal 2006 non
paga affitto per il locale dell’amministrazione. Il commerciante
moroso paga infatti in natura, fornendo pesce per pranzi e
manifestazioni
. Peccato che questi ultimi non siano sempre
istituzionali, come denunciano le opposizioni con manifesti
affissi sui muri di un paese del chietino, Fresagrandinaria.
“L’ennesimo pasticcio – accusa la capogruppo
dell’opposizione in consiglio, una lista civica di centrodestra,
Anna Adelina Dragonetti -. Durante il Consiglio comunale il
sindaco, Giovanni Di Stefano, ha pubblicamente affermato che il
pesce è stato fornito e il pescivendolo non ha mai smentito –
aggiunge la consigliere comunale -; questa storia dimostra con
quanta superficialità si redigano i bilanci”, aggiunge
l’esponente politico del centrodestra.
Il caso è finito sui manifesti della minoranza, perché dopo
un controllo delle entrate del comune le opposizioni notavano il
mancato pagamento del canone di locazione del locale pescheria.
In seguito a questa segnalazione, si notificava al pescivendolo
una nota debito, con la quale veniva richiesto l’affitto dal
gennaio 2006. Alla domanda all’amministrazione comunale perché
venisse tollerata la morosità, a Dragonetti veniva risposto che
il negoziante pagava in natura fornendo il pesce per i pranzi in
varie manifestazioni. Circostanza affermato dallo stesso sindaco
durante il Consiglio comunale.
Sui manifesti affissi viene ribadito questo aspetto: “Di
solito in caso di mancato pagamento del canone di locazione, si
avvia la procedura di sfratto, come mai i nostri amministratori
non si sono attivati? E’ forse mancata l’occasione di incontrare
il pescivendolo, per chiedergli il dovuto? Pensiamo proprio di
no, visto che incontravamo spesso sindaco e assessori a comprare
il pesce”.
Alle richieste di spiegazioni sul mancato inserimento in
bilancio dell’affitto dovuto dal pescivendolo, al sindaco, alla
segretaria, al revisore dei conti, alla ragioniera, il primo
cittadino Di Stefano risponde che “i canoni di locazione locale
pescheria, dopo i controlli analitici del gennaio scorso, sono
stati inseriti per il loro intero ammontare nella competenza
2010″. (ANSA).