L’AQUILA – “Quando si tratta di conservare privilegi e poltrone maggioranza e centro destra non si tirano mai indietro, e non lo hanno fatto neppure ieri sera bocciando la legge che avrebbe dato avvio, finalmente, all’iter per la soppressione dell’ennesimo ente inutile”. È questo il commento del Consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, sulla mancata approvazione della proposta di legge, di cui è primo firmatario, diretta allo scioglimento del BIM Tordino-Vomano.
“Quello che mi spiace particolarmente dover constatare – ha spiegato Mercante – è la mole di inesattezze con cui la maggioranza, per bocca del capogruppo del PD Sandro Mariani, ha giustificato una decisione assolutamente indifendibile. La nostra proposta di legge non avrebbe cancellato d’imperio il Consorzio ma ne avrebbe affidato la scelta ai Sindaci dei Comuni consorziati secondo un meccanismo che è previsto per legge. Una decisione che gli amministratori comunali avrebbero dovuto assumere in pubblica seduta di fronte alla cittadinanza giustificando le ragioni della rinuncia ad un più sostanzioso incasso diretto dei canoni ed alla possibilità di garantire maggiori servizi.
Invece ad eccezione del sindaco di Montorio, Giovanni Di Centa, tutti allineati e coperti dietro le inascoltabili ed affumicate parole del capogruppo PD.
Così il BIM Tordino-Vomano, l’unico rimasto in piedi in tutta la Regione dopo che saggiamente i Comuni del BIM del Tronto hanno deciso per lo scioglimento, continuerà ad operare distribuendo contributi ai sindaci in modo del tutto discrezionale e garantendo ai vertici amministrativi dell’Ente, tutti tra l’altro di nomina politica, le loro comode poltrone ed i loro lauti stipendi grazie a soldi pubblici sottratti ai territori ed ai cittadini.
Una decisione che resterà alla storia – ha concluso Mercante – di cui i Consiglieri di maggioranza e in modo particolare i teramani Mariani, Pepe e Monticelli, dovranno assumersi ogni responsabilità soprattutto quando saranno chiamati a spiegare ai cittadini abruzzesi perché il loro Governo regionale stia continuando ad operare drastici tagli all’assistenza sanitaria, alle prestazioni sociali e perché non sia in grado di offrire alcun sostegno alla enorme mole di disoccupati della nostra Regione”.